Tempo fa in molti (compreso il sottoscritto) dubitavano che Tether potesse avere in cassa più di 2 MILIARDI di dollari.
La cifra sembrava spropositata, se non addirittura senza senso. Ma da qualche settimana a questa parte stanno emergendo dati che invece sembrano confermare l’ipotesi che gli otre 2 miliardi di dollari di USDT emessi siano effettivamente coperti da equivalenti riserve in dollari americani.
A ciò oggi possiamo aggiungere un nuovo dato. Coinbase (il più importante exchange americano) ha appena dichiarato ufficialmente di avere in custodia addirittura 20 miliardi di dollari in criptovalute appartenenti ai propri clienti. Quindi il rapporto tra il valore complessivo delle monete custodite nei conti di Coinbase rispetto a quello custodito nei conti di Tehter, sarebbe di quasi VENTI a DUE, ovvero non molto distante da dieci a uno (più o meno 7,4 : 1).
A questo punto la cifra complessiva dei depositi custoditi da Tether impallidisce rispetto a quella di Coinbase, cessando definitivamente di apparire spropositata o senza senso. Anzi, Tether sembra sempre di più addirittura un mercato “piccolo” se confrontato a quello di altre criptovalute, o a quello dei principali exchange. Non dimentichiamoci che USDT è in assoluto la più importante stable coin che esista al mondo nel settore delle criptovalute, quindi ha perfettamente senso paragonarla ad altre criptovalute di grande diffusione (come ad esempio lo stesso Bitcoin). A tal proposito ricordiamoci che la capitalizzazione di mercato di USDT è di 40 volte inferiore a quella di Bitcoin…
D’altro lato 20 miliardi di dollari sono più o meno quanto vale una manovra finanziaria del governo italiano, pertanto il dato del valore dei depositi custoditi da Coinbase è semplicemente pazzesco. E’ vero che Coinbase è probabilmente l’exchange che offre maggiori sicurezze per quanto riguarda i depositi dei grandi investitori, ma visto che non è nemmeno l’exchange con i volumi più elevati (è solo all’undicesimo posto al mondo) è lecito immaginare che il totale del valore custodito da tutti gli exchange del mondo sia di gran lunga superiore ai 20 miliardi di dollari. DI GRAN LUNGA.
Di sicuro il QE ha inciso parecchio su questi dati immettendo enormi quantità di liquidità in tutto il mondo sui mercati finanziari. Parte di questa liquidità deve essere finita sugli exchange di criptovalute, ed è stata “trasformata” in criptovalute. E’ vero che la capitalizzazione di mercato complessiva delle criptovalute è ancora molto, molto limitata (ad esempio se confrontata ai mercati azionari), ma oramai questo non è più assolutamente un giochino per nerd. Qui si fa DAVVERO sul serio, per chi non lo avesse ancora capito.