Ho scoperto che c’è confusione riguardo la definizione del termine “criptovaluta”.
La domanda è: cosa è una criptovaluta?
La risposta potremmo prenderla da Wikipedia, che se non altro è una fonte pubblica, aperta a tutti. Secondo Wikipedia (nella versione originale americana) è un mezzo di scambio che utilizza la crittografia per proteggere le transazioni finanziarie e controllare la creazione di unità aggiuntive.
Questa definizione messa così sarebbe chiara, ma Wikipedia, ovviamente, aggiunge un’altra questione. Dice:
“Le criptovalute usano il controllo decentralizzato anziché il sistema centralizzato di moneta elettronica e sistemi di banche centrali”.
Questo controllo decentralizzato è quello che, ad esempio, per Bitcoin si ottiene con la blockchain distribuita a tutti. Ma una blockchain distribuita non è necessariamente decentralizzata.
Ovvero prendiamo come esempio XRP (il token di Ripple), o il Petro (la criptovaluta di Stato venezuelana): entrambi hanno una blockchain distribuita (sebbene sul Petro ci siano ancora dei dubbi a riguardo), ma non è decentralizzata! Ovvero è controllata e gestita da un singolo soggetto (Ripple, o il governo venezuelano), mentre invece ad esempio quella di Bitcoin non è gestita e controllata da nessuno, perchè chiunque può installarsi un nodo e fargliela gestire.
In altri termini quando la gestione del registro distribuito la può fare chiunque, e quando il mining lo può fare chiunque, il sistema è decentralizzato (ovvero senza un centro, senza un capo). Quando invece lo fa solo un soggetto, o un numero limitato e prestabilito di soggetti, allora non c’è decentralizzazione.
Il punto è questo: una criptovaluta NON decentralizzata può essere definita una criptovaluta? XRP e Petro sono delle criptovalute?
Stando alla definizione precedente di Wikipedia NO, perchè le criptovalute usano il controllo decentralizzato. E questo in effetti è quello che si è sempre creduto, perchè Bitcoin (la prima criptovaluta) nasce proprio per essere decentralizzato. Ma allora come definire monete come XRP e Petro?
Il problema è che poi Wikipedia stessa, smentendosi, considera criptovalute anche queste monete non decentralizzate: en.wikipedia.org/wiki/List_of_cryptocurrencies. A questo punto è lecito domandarsi se le criptovalute non decentralizzate (come XRP o il Petro) siano criptovalute o meno, perchè Wikipedia è ambigua a tal riguardo.
Inoltre la fonte che cita riguardo la decentralizzazione è un articolo del 2015 che in realtà si riferisce solo a Bitcoin, mentre la fonte che cita riguardo i registri distribuiti dice che “tipicamente” sono anche decentralizzati. Pertanto sembrerebbe che la decentralizzazione non sia un requisito obbligatorio per le criptovalute.
In effetti l’utilizzo comune del termine (che è poi quello che ne impone il significato) sembrerebbe essere in linea con quest’ultima affermazione, visto che oltretutto non è solo Wikipedia ad esempio a considerare “criptovalute” anche monete non decentralizzate come XRP e Petro.
Pertanto possiamo affermare che, oramai, sono definibili come criptovalute anche monete non decentralizzate, come Petro e XRP (Ripple). Devono solo essere basate su crittografia ed avere un registro distribuito.
Aldilà quindi della definizione iniziale, o dei motivi per i quali è nato Bitcoin, la consuetudine dell’utilizzo di questo termine ha affermato questa ultima definizione, che si è evoluta da quella originaria includendo anche le criptovalute non decentralizzate. Per quanto possa non piacere, questa è la definizione in uso attualmente (non è detto che non possa evolvere ancora).