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Ci sono foto pedopornografiche sulla blockchain che la renderebbero illegale?

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arrestoLa notizia l’ha data il Guardian qualche giorno fa, anche se la cosa è nota da tempo: all’interno della blockchain di Bitcoin sarebbero archiviate delle fotografie pedopornografiche. Visto che la blockchain è pubblica, ed immodificabile, se così fosse in alcuni paesi potrebbe essere illegale conservarla sui propri computer!

Ma andiamo per ordine, e cerchiamo di spiegare bene la vicenda (vi anticipiamo che la notizia della presenza di foto pedopornografiche nella blockchain in realtà non è esatta).

Innanzitutto diciamo che all’interno di una transazione da aggiungere ad un nuovo blocco della blockchain è possibile inserire dei dati a piacimento (ovvero “arbitrari”): 80 byte di dati, utilizzando una funzione chiamata OP_RETURN. In quegli 80 byte ci si può mettere qualsiaso dati si voglia (in formato binario).
Ad esempio nella transazione ded1e4e1d032da74c440096d4c088160345489bf635cd74d1cbc58cd6c6689df (della blockchain di Bitcoin Cash) è stata inserita questa immagine.

Pertanto è possibile inserire immagini all’interno della blockchain. Ricordiamoci che la blockchain (di Bitcoin) è pubblica ed immutabile, quindi quelle immagini potrebbero essere pubbliche per sempre!
Alcuni ricercatori della RWTH Aachen University, in Germania, hanno scoperto che sono stati memorizzati nella blockchain di bitcoin circa 1.600 file. Di questi almeno otto sono di contenuto sessuale, tra cui una che sembrerebbe essere un abuso su minore. Inoltre ci sarebbero anche 274 link a contenuti pedopornografici (di cui 142 nel dark web).

Secondo molte legislazioni nazionali è illecito detenere immagini pedopornografiche, quindi chi detiene la blockchain (ricordatevi che ogni nodo ce l’ha, tutta, e chiunque può ospitare un nodo) potrebbe incorrere in questo tipo di problema. Ma…

Innanzitutto le immagini nono sono memorizzate “in chiaro”. Ovvero ad essere memorizzati sono i dati criptati che potrebbero consentire di ricostruire i file. Quindi solo chi fosse in grado di ricostruire questi file potrebbe accedere alle immagini. La procedura di ricostruzione non è cosa semplice, anche se in futuro potrebbero esistere dei tool automatici per farlo. Questo impedisce alle persone di “imbattersi” in queste immagini, e rende possibile recuperarle solo a chi sa bene quello che sta facendo. Ma il problema della detenzione illegale rimarrebbe.

Tuttavia, come spiega Kai Sedgwick, di news.bitcoin.com, le informazioni memorizzate tramite OP_RETURN possono essere soggette a cancellazione. Infatti non sono informazioni necessarie alla blockchain (la blockchain funziona anche senza queste informazioni), tanto che i nodi che la detengono sono in grado di “potarli” per migliorare l’efficienza (“bitcoin nodes are capable of pruning “provably unspendable” UTXOs for efficiency, which include OP_RETURN data”). A questo punto chi detenesse la blockchain e non volesse incorrere in questo tipo di problema non dovrebbe fare altro che eliminare questi dati.

Inoltre chiunque volesse cercare pornografia infantile sulla blockchain di Bitcoin dovrebbe eseguire il seguente processo:

  1. Scaricare l’intera blockchain di Bitcoin e cercare nelle oltre 251 milioni di transazioni l’1,4% di queste che contiene dati arbitrari codificati in esse.
  2. Assicurarsi che la versione della blockchain che sta utilizzando non sia soggetta a nessuna “potatura” che avrebbe potuto rimuovere i dati OP_RETURN.
  3. Decodificare i dati per ricostruire i file.

Affermare che la blockchain di Bitcoin contenga pornografia infantile quindi non è corretto. Però contiene dati che di fatto memorizzano immagini (alcune delle quali effettivamente a rischio). In futuro potrebbero essere memorizzate altre immagini simili. Tuttavia riuscire a “vederle” è tutto un altro paio di maniche.

Infine chi detiene una copia di blockchain dovrebbe essere in grado di scremare questi dati in modo da non correre il rischio di detenerli.

PS: la questione è complessa dal punto di vista tecnico, e per ora le uniche “soluzioni” esistenti sembrano essere quelle riportate dal Kai Sedgwick. Speriamo che bastino…

Fonti:
www.theguardian.com/technology/2018/mar/20/child-abuse-imagery-bitcoin-blockchain-illegal-content
news.bitcoin.com/no-isnt-child-porn-bitcoin-blockchain

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