Ieri, 17 Gennaio 2018, il prezzo del Bitcoin è sceso fino al picco minimo da inizio Dicembre.
Ma ieri non era una giornata “normale”: scadeva anche il primo future sul Bitcoin (al CBOE di Chicago). La chiusura del future è stata a 10.900 Dollari, mentre la quotazione di Bitcoin sui mercati internazionali è scesa fino a 9.400. Pertanto ieri gli “orsi” hanno vinto sui “tori”, e chi ha aperto posizioni “short” grazie ai futures ci ha guadagnato.
Ci sarebbe anche un’altra coincidenza che farebbe presupporre che i futures abbiano avuto un ruolo sul crollo di ieri. Infatti nei giorni scorsi (ovvero da quando è iniziato il crollo, l’8 Gennaio) erano sempre stati i mercati asiatici a far calare il prezzo di Bitcoin durante la notte. Durante il giorno invece il prezzo rimaneva stabile, o aumentava, grazie proprio al mercato americano.
Ieri invece il calo si è verificato nel pomeriggio, proprio dopo l’apertura del mercato americano. Questo difficilmente è un caso (soprattutto se legato all’informazione di prima in merito alla scadenza del primo future).
Il fatto che, dopo il crollo di ieri pomeriggio, la quotazione oggi sia invece rapidamente risalita di quasi il 20% (e la risalita è iniziata nella notte, all’apertura dei mercati asiatici) sembrerebbe confermare che è stato il mercato americano la causa del crollo di ieri, ed è probabile che questo fosse dovuto specificatamente alla scadenza del future.
Il prossimo future scade il 26 Gennaio al CME di Chicago. Se il pattern dovesse ripetersi avremo avuto conferma che l’effetto dei futures sulla quotazione del Bitcoin è questo.
Fonte: cointelegraph.com/news/first-bitcoin-futures-contract-expires-at-10900-win-for-bears