Oggi, mercoledì 18 ottobre 2017, è stata presentata con una conferenza stampa un’asta che consente di pagare in bitcoin: gli organizzatori (ovvero la casa d’aste torinese Sant’Agostino) dichiarano che si tratta della prima asta al mondo che accetta pagamenti in bitcoin!
In realtà chi volesse acquistare oggetti durante quest’asta potrà continuare ad utilizzare anche i metodi di pagamento tradizionali in euro, tuttavia per chi vorrà ci sarà la possibilità di pagare anche con i bitcoin. Questa iniziativa è rivolta in particolare alla clientela giovane, o a chi ha da parte bitcoin e li vuole utilizzare per acquistare design (o arte).
L’asta si terrà il 23 ed il 24 ottobre a Torino, in corso Tassoni 6 (presso la sede della casa d’aste Sant’Agostino) ed offrirà ben 600 lotti di design italiano. Si potranno acquistare oggetti di Giò Ponti (come ad esempio alcune sedie) e di altri importanti firme del design italiano (Albini, Campana Brothers, ecc.). Sono oggetti dagli anni ’30 e ’40 fino al giorno d’oggi ed è possibile andarli a vedere prima dell’asta presso la sede della casa.
Il design italiano piace a tutto il mondo, e viene acquistato da una clientela internazionale. Pertanto è quasi scontato che possa interessare a qualche cliente (soprattutto internazionale) la possibilità di pagare con una criptovaluta che può circolare facilmente e liberamente in tutto il mondo.
L’idea di introdurre anche i pagamenti in bitcoin è di Agostino Ghiglia, che ha messo anche a disposizione gli strumenti tecnici per gli incassi e la loro gestione. “In Italia si vendono già ad esempio degli immobili in bitcoin”, ha detto Ghiglia, pertanto è più che lecito aspettarsi che si possano vendere (ed acquistare) anche oggetti di design ad esempio per l’arredo degli immobili stessi.
La casa d’aste ha aperto un proprio account per ricevere i bitcoin, che verranno però convertiti immediatamente in euro. Infatti la casa d’aste è di fatto solo un intermediario tra i proprietari degli oggetti in vendita ed i clienti che li acquisteranno: i proprietari degli oggetti riceveranno tutti gli incassi in euro, anche quelli eventualmente pagati in bitcoin. Per questo i bitcoin incassati verranno subito convertiti in euro. L’asta stessa si tiene con rilanci in euro: è al momento del pagamento che gli acquirenti che lo vorranno potranno pagare in bitcoin.
Il 27 novembre la Sant’Agostino replicherà questa modalità in una nuova asta di orologi, gioielli, quadri e sculture, dando modo anche agli appassionati di arte e preziosi di effettuare acquisti in bitcoin.