A novembre 2016 le elezioni presidenziali USA le vinse per la prima volta Donald Trump.
All’epoca la reazione in borsa del Dollar Index (DXY, ovvero l’indice che misura la forza del dollaro USA rispetto ad un paniere di altre valute globali) fu per certi versi simile a quella di quest’anno, successiva alla seconda vittoria di Trump.
Tuttavia per quanto riguarda l’andamento del prezzo di Bitcoin invece c’è una differenza.
Tenete presente che, sul medio/lungo periodo, l’andamento di BTC tende ad essere inversamente correlato a quello di DXY (ovvero se il Dollar Index sale Bitcoin scende, e viceversa).
Ho confrontato l’andamento del prezzo di BTC con quello di DXY della seconda metà del 2016 con quello della seconda metà del 2024.
Questo è il grafico del confronto del 2016 da giugno a marzo 2017:
Questo invece è il grafico del confronto del 2024 da giugno a dicembre:
Come vedete, nel 2016 ci fu un forte incremento di BTC rispetto a DXY solo a dicembre, mentre quest’anno c’è stato già a novembre.
I mesi precedenti invece sono simili.
A questo punto secondo me non ci sarebbe da stupirsi se a dicembre 2024 si replicasse l’andamento di questo confronto di gennaio 2017, ed a gennaio 2025 si replicasse quello di febbraio 2017.
Non so assolutamente dirvi se ciò accadrà, ma da questo confronto sembra emergere in modo evidente che Bitcoin sia in anticipo di un mese, rispetto alla scorsa volta che Trump vinse le elezioni.
Questo mi porta ad ipotizzare che potrebbe anche essere necessario attendere gennaio per vedere di nuovo significativi movimenti al rialzo.
Alla luce di ciò, non mi stupirei più di tanto se in questi ultimi giorni di dicembre NON dovesse ripartire la bullrun (sia chiaro, questa non è affatto una previsione, ma solo un’ipotesi che non so quanto possa essere probabile o improbabile).
Vi terrò aggiornati sul mio canale Telegram per raccontarvi cosa sta accadendo e cosa accadrà, e se questo trend in effetti si sta ripetendo con l’anticipo di un mese, oppure no.