Marco Cavicchioli
Oggi il testo della manovra finanziaria per il 2025 è stato ufficialmente presentato dal governo alla Camera.
Questo testo contiene un articolo, il numero 4, dedicato alle misure in materia di imposta sui servizi digitali e cripto attività.
In particolare il comma 2 di questo articolo recita:
Sulle plusvalenze […] realizzate a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge, l’imposta sostitutiva […] è applicata con l’aliquota del 42 per cento.
Questo conferma che il governo italiano ha proposto ufficialmente al Parlamento di alzare al 42% la tassazione sulle plusvalenze crypto.
Se la misura venisse approvata, affosserebbe il settore crypto italiano.
Quindi ormai possiamo tranquillamente affermare che il governo italiano vuole affossare il settore crypto italiano.
Infatti qualora la misura passasse non ci sarebbero conseguenze per i settori crypto di altri Paesi, mentre allo stesso tempo molti capitali crypto italiani verrebbero di fatto spinti ad emigrare, in particolare verso la Svizzera italiana (il Canton Ticino) dove non c’è tassazione sulle plusvalenze finanziarie.
Si tratterebbe pertanto di un grosso regalo fatto ai nostri vicini (Svizzera in primis) e di una batosta per il settore italiano.
Tuttavia la misura non è ancora stata approvata dal Parlamento.
Il problema però è che la manovra finanziaria per il 2025 presentata dal governo italiano al Parlamento verrà quasi sicuramente approvata, dato che in Parlamento c’è una larga maggioranza che appoggia il governo.
La Lega però ha promesso che presenterà un emendamento per eliminare il comma 2 dell’articolo 4 dal testo della manovra.
Non è però scontato nè che questo emendamento venga poi effettivamente presentato, nè soprattutto che venga approvato.
Io vi terrò costantemente aggiornati sul mio canale Telegram su come andrà a finire la vicenda dell’emendamento e dell’approvazione del testo definitivo. Nel frattempo l’unica cosa che si può fare per cercare di convincere il Parlamento ad approvare quell’emendamento è firmare la petizione con cui stiamo chiedendo al governo di non aumentare la tassazione crypto.
