Qualche settimana fa scrivevo che il prezzo di Bitcoin avrebbe dovuto superare di slancio i 31.000$ altrimenti sarebbe sceso sotto i 30.000$.
In realtà da allora ha provato per ben sette volte a scendere sotto i 30.000$, senza riuscire a superare di slancio i 31.000$ e rimanerci sopra, ma ogni volta ha recuperato, facilmente e velocemente. Inoltre non si è ancora mai spinto sotto i 29.500$ in questo mese di luglio 2023.
Questa tenuta mi stupisce.
Infatti solitamente quando il prezzo di Bitcoin si trova in situazioni simili tende a scendere dopo aver ripetutamente fallito vari tentativi di abbattere una resistenza.
L’attuale resistenza di medio periodo sembrano essere i 31.500$, che il prezzo di Bitcoin è riuscito a sfondare già tre volte in questo mese di luglio. Tuttavia non è riuscito a rimanerci sopra per più di qualche ora.
In genere in queste situazioni poi scende in modo significativo, come se i continui fallimenti generassero un sentiment negativo. E invece il sentiment continua ad essere neutrale.
Non so spiegarmi il motivo di un comportamento così apparentemente anomalo, ma di sicuro questo è un segno di forza.
Forse c’entra il fatto che stanno entrando sempre più investitori tradizionali, ovvero stanno affluendo sul mercato di Bitcoin capitali significativi provenienti dai mercati finanziari tradizionali. Infatti i capitali presenti sui mercati finanziari tradizionali sono ancora enormemente superiori a quelli presenti sui mercati crypto, pertanto un loro aumento significativo è in grado di sostenere il mercato di Bitcoin.
L’ipotesi che mi sento di fare, sebbene non sappia dire quanto potrebbe essere realistica, è che parte della finanza tradizionale si stia preparando ad una nuova ipotetica bullrun del prezzo di Bitcoin comprando BTC o derivati. Entro un anno e mezzo sapremo se questa ipotesi si rivelerà corretta oppure sbagliata.