Oggi, mercoledì 12 aprile 2023, in teoria potrebbe essere un giorno difficile per i mercati finanziari, ma ci sono alcuni indizi che fanno ben sperare sul medio/lungo periodo.
Nel 2021, in piena bullrun, il governo cinese vietò definitivamente il mining e la compravendita di criptovalute. Tuttavia i cinesi hanno trovato il modo di farlo lo stesso, utilizzando piattaforme estere.
Negli ultimi giorni però sono emersi alcuni indizi che sembrano suggerire che la Cina potrebbe allentare la sua morsa sulle criptovalute. Badate bene, non si tratta di prove concrete, ma solo di indizi che suggeriscono l’ipotesi che ciò in teoria potrebbe accadere in futuro, ma senza alcuna certezza.
Il primo è che la versione cinese di TikTok (Douyin) ha aggiunto la visualizzazione in tempo reale dei dati aggiornati sul prezzo di Bitcoin. La cosa davvero curiosa, che dà da pensare, è che sempre nel 2021 aveva vietato la promozione delle criptovalute, probabilmente per allinearsi alle nuove regole cinesi. Ora invece sembra andare nella direzione opposta… Tenete presente che Douyin ha 700 milioni di utenti in lingua cinese.
Il secondo è che l’aumento di ieri che ha portato il prezzo di Bitcoin sopra i 30.000$ per la prima volta da maggio 2022 è avvenuto a mercati americani chiusi. Probabilmente si è generato primariamente sui mercati asiatici, tra i quali quello dominante è quello cinese.
Il terzo, e più importante, è che ad Hong Kong stanno valutando di aprire il mercato alle criptovalute. Hong Kong ormai fa parte della Cina a tutti gli effetti, anche se ha una sua legislazione con un certo grado di autonomia. E’ possibile che il grande Paese asiatico possa utilizzare Hong Kong come terreno di prova per testare l’apertura ai mercati crypto.
Sebbene i cinesi abbiano continuato ad essere presenti sui mercati crypto anche dopo il ban assoluto del 2021, tutt’altra cosa sarebbe una vera e propria apertura ufficiale, che potrebbe riportare su questo mercato centinaia di milioni di persone.
Se son rose…