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Attenzione alla Fed: i mercati potrebbero reagire male

dollaro calo

Il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, sostiene che bisognerebbe accelerare il ritmo della battaglia contro l’inflazione.

Nonostante Bullard non sia il presidente di tutta la Fed, ma solo della filiale di St. Louis, le sue parole suggeriscono che la politica monetaria della banca centrale statunitense potrebbe diventare ancora più restrittiva.

Infatti da diversi mesi l’inflazione negli USA è in netto calo, dato che è passata da 9,1% a 6,5% in sei mesi, ma a gennaio si è ridotta di pochissimo (6,4%).

Il netto calo della seconda parte del 2022 aveva suggerito che la Fed avrebbe potuto rendere meno restrittiva la sua politica monetaria, generando un po’ di ottimismo sui mercati. Infatti ancora oggi i mercati sono propensi a credere che il prossimo aumento dei tassi previsto per marzo possa essere di soli 25 punti base, come quello di inizio febbraio.

Invece Bullard sembra chiedere un aumento di 50 punti, che porterebbe i tassi al 5%/5,25%.

Nel caso in cui la Fed dovesse optare per quest’ultima opzione i mercati potrebbero reagire male.

Inoltre Bullard sembra suggerire anche di continuare ad aumentare i tassi fino al raggiungimento dell’obiettivo del 2% dell’inflazione, anche se questa sembra un’ipotesi davvero eccessivamente restrittiva. Se così fosse, ovvero se la Fed dovese continuare ad aumentare i tassi fino al raggiungimento dell’obiettivo finale, i mercati potrebbero reagire malissimo.

Tuttavia è possibile che Bullard da questo punto di vista avesse in mente solamente di non iniziare a ridurre i tassi di interesse fino al momento in cui il traguardo sia in vista. Infatti già tassi di interesse al 5%/5,25% sono decisamente alti, e con ad esempio un ulteriore aumento di 50 punti andrebbero a 5,5%/5,75%, ovvero a livelli da molti ritenuti insostenibili.

Da notare che i future indicano un livello “terminale” del 5,36% quest’estate, ovvero altri due o tre aumenti di 25 punti base.

Va anche detto che Bullard ha aggiunto che “se l’inflazione continua a scendere, penso che andrà tutto bene. Il nostro rischio ora è che l’inflazione non scenda e poi riacceleri”.

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