Marco Cavicchioli
Oggi Tether ha pubblicato il resoconto finanziario del quarto trimestre 2022, e l’audit delle riserve al 31 dicembre.
Dal resoconto emerge che nei soli ultimi tre mesi del 2022 la società ha generato oltre 700 milioni di dollari di profitti, aggiunti alle proprie riserve.
Quindi non solo l’audit mostra che tutti gli USDT emessi sono coperti da sufficienti riserve, ma il resoconto finanziario descrive anche una società in salute.
Da notare anche che, come dichiara il CTO Paolo Ardoino, durante i caotici eventi dell’anno scorso Tether è riuscita a rimborsare senza problemi oltre 21 miliardi di dollari.
Questo boom di profitti è dovuto all’aumento dei tassi di interesse della Fed, che inevitabilmente ha portato a rendimenti più elevati sul debito pubblico: Tether infatti ha tra le proprie riserve diversi miliardi di dollari in obbligazioni del Tesoro USA. Al 31 dicembre 2022 il 58% delle sue riserve risulta costituito proprio da buoni del Tesoro.
Inoltre la società incassa commissioni sui riscatti di USDT (minimo 1.000$ a riscatto, dato l’importo minimo di prelievo di 100.000$), e guadagna anche grazie ad investimenti in token digitali e metalli preziosi, e grazie a prestiti ad altre istituzioni.
Sebbene rimanga ancora qualche dubbio in merito alla reputazione della società utilizzata per l’audit (BDO), fino ad oggi Tether non ha ancora mostrato reali segni di debolezza. Nonostante ciò di recente ha fatto scalpore un articolo di Milano Finanza che svela chi siano le persone dietro Tether, sottolineando che non sono esperti di finanza.
